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Mostre - Mese di Febbraio 2015

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Giunto il mese di Febbraio vi segnalo le maggiori mostre che stanno per finire, quelle che sono iniziate e quelle che stanno continuando a Roma. ROMA Palazzo Barberini, dal 26 settembre 2014 al 15 febbraio 2015 Da Guercino a Caravaggio. Sir Denis Mahon e l'arte italiana del XVII secolo PALAZZO BARBERINI Via delle Quattro Fontane, 13. Roma Orari: Martedì – Domenica 9.30 – 19.30 (La biglietteria chiude alle 18.30) Complesso del Vittoriano, dal 4 ottobre 2014 al 8 febbraio 2015 Sironi. 1885-1961 Dal 27 febbraio al 21 giugno 2015 Giorgio Morandi. 1890 - 1964.  COMPLESSO DEL VITTORIANO Piazza Venezia, Roma Orari: dal Lunedì al Giovedì 9.30 - 19.30; Venerdì e Sabato 9.30 - 22.00; Domenica 9.30 - 20.30 (La biglietteria chiude un'ora prima) Palazzo Sciarra, dal 11 novembre 2014 al 8 febbraio 2015 American Chronicles: The Art of Norman Rockwell. PALAZZO SCIARRA Via Marco Minghetti, 22. Roma Orari: Lunedì 15

Citazioni d'Arte - Il valore visivo non basta.

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In un'opera d'arte la «forma» non può essere disgiunta dal «contenuto»: la disposizione delle linee e del colore, della luce e dell'ombra, dei volumi e dei piani, per quanto incantevole come spettacolo, dev'essere anche intesa come portatrice di un significato che va al di là del valore visivo.  Erwin Panofsky, Il significato nelle arti visive. 1955. Tiziano Vecellio, Allegoria della prudenza. 1565-70 ca. Olio su tela. National Gallery, Londra.

La crisi è finita.

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(Almeno quella esistenzale di Sciadografie) Galeotta fu la pausa estiva e chi la indisse: quel giorno più non vi scrivemmo avante. Anselm Feuerbach, Paolo e Francesca. 1864. Traendo ispirazione dalla famosa coppia di versi* del sommo poeta fiorentino (al quale chiedo umilmente perdono per la triste manipolazione) faccio un pubblico mea culpa  per l'abbandono del blog. Ebbene sì, il mese di pausa è diventato un semestre che rischiava di evolversi in un esilio permanente dalle nere pagine di Sciadografie. Oltretutto nere come le prospettive dell'italica penisola. Ma non sono qui a far popolare qualunquismo, perché proprio questa infame tendenza che risuona troppo spesso nelle nostre orecchie mi ha attirata verso gli scogli, esattamente come il canto delle sirene attirò gli sventurati marinai prima del geniale espediente di Ulisse. Pessimismo e scoraggiamento hanno avuto la meglio, coadiuvati fin troppo facilmente da abbondati distrazioni di ogni sorta.  Cosa h

L'attesa.

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Sciadografie  va in pausa estiva! I post sul blog riprenderanno a fine agosto mentre l'attività su i social network  sarà più diluita, perciò non vi lascerò completamente soli. Intanto vi invito a mandare a  sciadografie@gmail.com  le richieste su argomenti, mostre, libri, serie tv di cui vorreste approfondimenti. Risponderò ad ognuno di voi. Buona estate! Laura. Lawrence Alma Tadema, L'attesa. 1885. Per rimanere aggiornati iscrivetevi alle seguenti pagine: Sciadografie su Google+ Sciadografie su Facebook Sciadografie su Twitter

Iconografia medievale dell'ipocrisia, del tradimento e della menzogna: Giuda e il colore rosso.

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I simboli del Medioevo hanno sempre affascinato l'uomo moderno, tanto da portarlo a trarne interpretazioni fantasiose e qualche volta poco attinenti al contesto dell'epoca. Interessante è prendere in esame i colori ed i loro significati impiegati nella rappresentazione di cose e persone. In questo post parleremo in particolare del colore rosso e della sua relazione con il traditore per eccellenza: Giuda . In Occidente il colore rosso - o meglio rossiccio , una mescolanza del rosso e del giallo, con prevalenza di rosso - era usato per indicare e riconoscere tutti coloro i quali erano traditori, bugiardi, ipocriti, associati a Satana nelle azioni e nel pensiero. Ma questo uso aveva origini antiche: abbiamo infatti riscontri biblici, nelle tradizioni greco-romane e germaniche. Diversi personaggi negativi negli scritti biblici hanno i capelli rossi: ricordiamo Esaù , il quale vendette la primogenitura al fratello Giacobbe per un piatto di lenticchie; il primo re d'I