La crisi è finita.
(Almeno quella esistenzale di Sciadografie) Galeotta fu la pausa estiva e chi la indisse: quel giorno più non vi scrivemmo avante. Anselm Feuerbach, Paolo e Francesca. 1864. Traendo ispirazione dalla famosa coppia di versi* del sommo poeta fiorentino (al quale chiedo umilmente perdono per la triste manipolazione) faccio un pubblico mea culpa per l'abbandono del blog. Ebbene sì, il mese di pausa è diventato un semestre che rischiava di evolversi in un esilio permanente dalle nere pagine di Sciadografie. Oltretutto nere come le prospettive dell'italica penisola. Ma non sono qui a far popolare qualunquismo, perché proprio questa infame tendenza che risuona troppo spesso nelle nostre orecchie mi ha attirata verso gli scogli, esattamente come il canto delle sirene attirò gli sventurati marinai prima del geniale espediente di Ulisse. Pessimismo e scoraggiamento hanno avuto la meglio, coadiuvati fin troppo facilmente da abbondati distrazioni di ogni sorta. Cosa h