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Mostre - Da Guercino a Caravaggio. Sir Denis Mahon e l'arte italiana del XVII secolo.

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Quella di Sir Denis Mahon è la collezione privata più pubblica che esista.  Nicholas Penny, direttore della National Gallery di Londra.  Si è conclusa domenica 15 febbraio a Roma la mostra Da Guercino a Caravaggio presso La Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Barberini , in collaborazione con la soc. Beni Culturali e con il sostegno di The Sir Danis Mahon Charitable Trust , su progetto curato da Mina Gregori. Perché è importante ricordare una mostra appena terminata? Facciamo qualche passo indietro e cerchiamo di capire cosa la rende così speciale e degna di attenzione. Prima di avventurarci tra le opere esposte bisogna precisare che fanno tutte parte di un'unica collezione privata che appartenne ad un grande storico dell'arte inglese: Sir Denis Mahon . Nei pannelli che hanno accompagnato la mostra si sono potute leggere le seguenti informazioni. «Studioso eccentrico e atipico, per un verso, ma allo stesso tempo modello eminente di

Citazioni d'Arte - Giotto secondo Cennini.

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Giotto, Maestà. 1310 circa. Particolare. Firenze, Galleria degli Uffizi. [...] Giotto rimutò l'arte del dipignere di grecho in latino e ridusse al moderno, e ebe l'arte più compiute ch'avessi mai più nessuno. Cennino Cennini, Il libro dell'arte.

Citazioni d'Arte - L'informe.

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L'arte contemporanea nasce da una dimensione di spolpaggio, di debilitazione della forma che, nebulizzata e raffinata, si converte in informe. Roberto Pasini, L'informe nell'arte contemporanea. Joseph Mallord William Turner, Il congedo di Ero e Leandro, 1837. Londra, National Gallery.

Serie Tv - Wolf Hall.

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Ci risiamo, Enrico VIII Tudor è tornato. Oltre alla miriade di libri scritti a riguardo, moltissimi sono i film e le serie tv (come dimenticare il recente film L'altra donna del Re  del 2008 con Natalie Portman , Scarlett Johansson e Eric Bana , e la fortunata serie televisiva iniziata nel 2007  The Tudors  con Jonathan Rhys-Meyers e Natalie Dormer ) che raccontano e indagano sul periodo storico inglese più famoso e scandaloso del Sedicesimo secolo, il quale vide coinvolti pubblicamente il Re, la Regina e l'amante del Re, portando l'Inghilterra alla definitiva rottura con la Chiesa Cattolica e alla nascita della Chiesa Anglicana. Hans Holbein il giovane, Enrico VIII. 1540. A quanto sembra l'argomento non è ancora passato di moda, e per soddisfare la sete incessante del pubblico la BBC Two  per l'inizio del 2015 ha portato su piccolo schermo una nuova e rivoluzionaria mini-serie tv: Wolf Hall . Prima stagione composta da sei episodi basata sul pr

Mostre - Mese di Febbraio 2015

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Giunto il mese di Febbraio vi segnalo le maggiori mostre che stanno per finire, quelle che sono iniziate e quelle che stanno continuando a Roma. ROMA Palazzo Barberini, dal 26 settembre 2014 al 15 febbraio 2015 Da Guercino a Caravaggio. Sir Denis Mahon e l'arte italiana del XVII secolo PALAZZO BARBERINI Via delle Quattro Fontane, 13. Roma Orari: Martedì – Domenica 9.30 – 19.30 (La biglietteria chiude alle 18.30) Complesso del Vittoriano, dal 4 ottobre 2014 al 8 febbraio 2015 Sironi. 1885-1961 Dal 27 febbraio al 21 giugno 2015 Giorgio Morandi. 1890 - 1964.  COMPLESSO DEL VITTORIANO Piazza Venezia, Roma Orari: dal Lunedì al Giovedì 9.30 - 19.30; Venerdì e Sabato 9.30 - 22.00; Domenica 9.30 - 20.30 (La biglietteria chiude un'ora prima) Palazzo Sciarra, dal 11 novembre 2014 al 8 febbraio 2015 American Chronicles: The Art of Norman Rockwell. PALAZZO SCIARRA Via Marco Minghetti, 22. Roma Orari: Lunedì 15

Citazioni d'Arte - Il valore visivo non basta.

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In un'opera d'arte la «forma» non può essere disgiunta dal «contenuto»: la disposizione delle linee e del colore, della luce e dell'ombra, dei volumi e dei piani, per quanto incantevole come spettacolo, dev'essere anche intesa come portatrice di un significato che va al di là del valore visivo.  Erwin Panofsky, Il significato nelle arti visive. 1955. Tiziano Vecellio, Allegoria della prudenza. 1565-70 ca. Olio su tela. National Gallery, Londra.

La crisi è finita.

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(Almeno quella esistenzale di Sciadografie) Galeotta fu la pausa estiva e chi la indisse: quel giorno più non vi scrivemmo avante. Anselm Feuerbach, Paolo e Francesca. 1864. Traendo ispirazione dalla famosa coppia di versi* del sommo poeta fiorentino (al quale chiedo umilmente perdono per la triste manipolazione) faccio un pubblico mea culpa  per l'abbandono del blog. Ebbene sì, il mese di pausa è diventato un semestre che rischiava di evolversi in un esilio permanente dalle nere pagine di Sciadografie. Oltretutto nere come le prospettive dell'italica penisola. Ma non sono qui a far popolare qualunquismo, perché proprio questa infame tendenza che risuona troppo spesso nelle nostre orecchie mi ha attirata verso gli scogli, esattamente come il canto delle sirene attirò gli sventurati marinai prima del geniale espediente di Ulisse. Pessimismo e scoraggiamento hanno avuto la meglio, coadiuvati fin troppo facilmente da abbondati distrazioni di ogni sorta.  Cosa h