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Iconografia medievale dell'ipocrisia, del tradimento e della menzogna: Giuda e il colore rosso.

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I simboli del Medioevo hanno sempre affascinato l'uomo moderno, tanto da portarlo a trarne interpretazioni fantasiose e qualche volta poco attinenti al contesto dell'epoca. Interessante è prendere in esame i colori ed i loro significati impiegati nella rappresentazione di cose e persone. In questo post parleremo in particolare del colore rosso e della sua relazione con il traditore per eccellenza: Giuda . In Occidente il colore rosso - o meglio rossiccio , una mescolanza del rosso e del giallo, con prevalenza di rosso - era usato per indicare e riconoscere tutti coloro i quali erano traditori, bugiardi, ipocriti, associati a Satana nelle azioni e nel pensiero. Ma questo uso aveva origini antiche: abbiamo infatti riscontri biblici, nelle tradizioni greco-romane e germaniche. Diversi personaggi negativi negli scritti biblici hanno i capelli rossi: ricordiamo Esaù , il quale vendette la primogenitura al fratello Giacobbe per un piatto di lenticchie; il primo re d'I

L’importanza dei materiali negli affreschi trecenteschi secondo Cennini.

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Spesso ci siamo trovati a contemplare affreschi bellissimi e ad ammirarne i colori, le pennellate e i dettagli creati dai pittori più famosi. Magari sappiamo tutto di queste opere: la loro composizione, la durata dei lavori, le scelte stilistiche, i ripensamenti, l'intera analisi della rappresentazione. Ma conosciamo il modo in cui vennero impiegati i materiali in queste opere meravigliose? Ce lo racconta Cennino Cennini nei suoi preziosissimi scritti risalenti alla fine del XIV inizi XV secolo. Nel suo testo, il Libro dell’Arte , Cennini ha come fine quello di formare un possibile titolare di lavori in bottega e cantiere a capo di sottoposti, in quanto lui stesso aveva appreso come diventare maestro da maestri di degna fama: “[…] fui informato nella detta arte XII anni da Agnolo di Taddeo [Gaddi] da Firenze, mio maestro, il quale imparò la detta arte da Taddeo suo padre; il quale suo padre fu battezzato da Giotto e fu suo discepolo anni ventiquattro; il quale rimu

Cosa è accaduto al significato di nudo artistico?

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Ho riflettuto molto prima di scrivere questo post a causa dell’argomento alquanto delicato: il 29 maggio 2014 una donna di nome Deborah de Robertis si è denudata all’interno del Museo d’Orsay di Parigi davanti la tela de L’origine del mondo di Gustave Courbet con l’intento di riprodurre l’opera del pittore francese. Naturalmente la così detta “performance artistica” non autorizzata, dopo attimi di imbarazzo, risate ed applausi maliziosi, è stata bloccata dalla sicurezza che ha costretto la donna a coprirsi. Successivamente la donna ha rilasciato un intervista al sito lussemburghese Wort affermando che “ Se si astrae del contesto, si potrebbe ridurre questa performance a un atto esibizionista. Ma quello che ho fatto non è un atto impulsivo, è un gesto meditato. Mostrando la mia vagina davanti a questo quadro, in questa sala, in questo museo, ho creato una nuova opera artistica”. Adesso sicuramente capirete la mia prudenza nel parlare di tale accadimento e perché non inserisca f

Breve panoramica sulla nascita della figura dell'artista.

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Oggi nella sezione Approfondimenti voglio parlarvi di come inizialmente prese forma nel tempo la definizione e la persona conosciuta successivamente come artista, chi era, cosa faceva e come era visto all'interno della società. La figura dell'artista nacque dalla professione di artigiano e si sviluppò all'interno di botteghe. Ciò che differenzia un artigiano da un artista è l'unicità e la bellezza del prodotto, tanto che fin dal VI secolo in Grecia tale unicità spingeva il creatore a firmare le proprie opere. Ma la distinzione tra artista ed artigiano, cioè tra professione intellettuale e puro lavoro manuale, non sarà un traguardo immediato. In Grecia il lavoro manuale era svolto da schiavi e l'operato di pittori e scultori era considerato attività di poco superiore. L'opinione su chi emergesse come artista era molto bassa, le arti visive non erano neanche considerate al pari della musica e della poesia.  L'Ellenismo portò l'arte tra gli inte