Citazioni d'Arte - La voce degli artisti: le iscrizioni di Giovanni Pisano.
Giovanni Pisano, Pulpito del Duomo di Pisa. 1301-1310. Opera in marmo. Nelle due iscrizioni del pulpito di Pisa Giovanni consegna ai posteri una drammatica autobiografia. Nella prima esprime le sue idee sull'arte e la creatività che considera un dono divino («Laudo deum verum per quem sunt optima rerum / Qui dedit has puras hominem formare figuras»). Creando splendide opere in tecniche e materie diverse («sculpes in pietra, ligno, auro splendida») e incapace, anche se lo avesse voluto, di scolpirne delle brutte («tetra sculpere nescisset vel turpia si voluisset») egli mostra come di questo dono divino sia in sommo grado dotato («Criste miserere / cui talia dona fuere»). Molti sono gli scultori, ma fra tutti vanno a lui gli onori della lode per aver fatto eccelse sculture e figure varie: «Plures sculptores: remanet sibi laudes honores. / Claras sculpturas fecit variasque figuras. / Quisquis miraris tunc recto iure probaris.» Nella seconda iscrizione Giovanni svolge un