Serie Tv - Wolf Hall.





Ci risiamo, Enrico VIII Tudor è tornato.
Oltre alla miriade di libri scritti a riguardo, moltissimi sono i film e le serie tv (come dimenticare il recente film L'altra donna del Re del 2008 con Natalie Portman, Scarlett Johansson e Eric Bana, e la fortunata serie televisiva iniziata nel 2007 The Tudors con Jonathan Rhys-Meyers e Natalie Dormer) che raccontano e indagano sul periodo storico inglese più famoso e scandaloso del Sedicesimo secolo, il quale vide coinvolti pubblicamente il Re, la Regina e l'amante del Re, portando l'Inghilterra alla definitiva rottura con la Chiesa Cattolica e alla nascita della Chiesa Anglicana.

Hans Holbein il giovane, Enrico VIII. 1540.
A quanto sembra l'argomento non è ancora passato di moda, e per soddisfare la sete incessante del pubblico la BBC Two per l'inizio del 2015 ha portato su piccolo schermo una nuova e rivoluzionaria mini-serie tv: Wolf Hall. Prima stagione composta da sei episodi basata sul primo ed omonimo libro della fortunata trilogia (ancora incompiuta) di romanzi scritti da Hilary Mantel, prodotta da Colin Callender e Mark Pybus, scritta da Peter Straughan e diretta da Peter Kosminsky. Il cast è di tutto rispetto: abbiamo Damian Lewis nei panni di Enrico VIII e un eccezionale Mark Rylance ad interpretare il vero protagonista della serie, Thomas Cromwell.
La storia infatti è raccontata dal punto di vista della famosissima figura politica di Cromwell, il quale contribuì attivamente ed in maniera incisiva alla Riforma anglicana attuata dal sovrano inglese. Per seguire il filo degli accadimenti bisogna fare uno sforzo di memoria o ripassare il periodo storico trattato, non vi aspettate perciò i classici dialoghi forzati in cui viene spiegato indirettamente ogni fatto o evento di dominio pubblico.
I silenzi e le pause che introducono o sottolineano alcune scene sono pensate in modo geniale, tanto da far tornare alla memoria nelle inquadrature echi di opere del rinascimento inglese e fiammingo (sicuro è il riferimento ad Hans Holbein il giovane).

Hans Holbein il giovane, Thomas Cromwell. 1532-33
L'accuratezza dei costumi di scena è semplicemente eccezionale, lascia letteralmente a bocca aperta poiché ispirata totalmente ai ritratti e alle opere d'arte dell'epoca. I luoghi in cui è girata la serie sono quasi tutti fedeli alla storia, dando così maggiore veridicità alle immagini proposte. I dialoghi accompagnati da una mirabile gestualità degli attori sono di alto livello, i brevi salti temporali o i cambi di scena possono lasciare inizialmente spiazzati ma ci si abitua subito ad essi entrando pienamente nello stile narrativo. Probabilmente la serie non è accessibile a tutti coloro i quali si aspettano intrighi e siparietti da telenovela, infatti bisogna dare atto dell'estrema eleganza della sceneggiatura e della coltissima scelta registica nel trattare l'argomento con vera signorilità.
È evidente che la serie tratti di un dramma storico, per di più finemente gestito, a differenza di altri recenti esempi come The Borgias (personalmente considerato un flop disastroso sotto ogni punto di vista). Il pubblico quindi non si aspetti un nuovo The Tudors o The White Queen o Reign, piuttosto si prepari per un vero e proprio romanzo su schermo ai limiti del saggio storico.
Per quanto riguarda la versione doppiata in italiano si dovrà aspettare pazientemente, poiché ancora non si hanno notizie a riguardo. Intanto godetevi la messa in onda in lingua originale sul canale della BBC Two, semplicemente eccezionale ed entusiasmante per tutti gli amanti della storia e dell'arte.


Michael Sittow, Caterina D'Aragona come principessa vedova del Galles. 1503 circa.
Autore sconosciuto, Anna Bolena. Seconda metà del  XVI sec.


Per maggiori informazioni su Wolf Hall vi lascio l'indirizzo del sito ufficiale della serie tv: 




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